Science Friday
Questo articolo fa parte della nostra conversazione del Winter Book Club sul romanzo Frankenstein di Mary Shelley del 1818. Vuoi partecipare? Iscriviti alla nostra newsletter o chiama la nostra segreteria telefonica speciale al 567-243-2456.
L’ufficio SciFri è diviso sulla questione se il dottor Victor Frankenstein fosse un buon scienziato. Poiché la storia della creazione di Frankenstein diventa canaglia, è facile liquidarlo come un cattivo scienziato. Ma ci sono argomenti da fare che il Dott. Frankenstein infatti possedeva almeno alcuni dei tratti di un buon scienziato.
Il dottor Victor Frankenstein era instancabilmente curioso? Controllare.
È andato oltre il lavoro dei suoi contemporanei e ha spinto i confini del suo campo? Controlla e controlla.
Ha trovato un mentore e si è circondato di colleghi e colleghi per il sostegno reciproco? Erm…no. Sicuramente non l’ha fatto. E inutile dire che la creazione di Frankenstein non è stata peer-reviewed.
Si scopre che questa domanda è più difficile di quanto pensassimo! Quindi, volevamo sapere cosa avevi da dire. Naturalmente, le tue risposte non hanno deluso:
è un buon scienziato nel senso della ricerca della conoscenza e del coraggio audace. Ma gli manca la simpatia per la creatura che ha dato alla luce o la responsabilità del suo Esperimento.
— yuwei yuan (@yuwei_yuan) 29 gennaio 2018
Ha lavorato senza collaborazione, peer review o tutoraggio;
così, NO!— Frankenstein musicale (@FrankensteinNYC) gennaio 29, 2018
Incontrare lo Scrittore
informazioni Su Johanna Mayer
@yohannamayer
Johanna Mayer è un podcast producer e ospita la Dizione dalla Scienza venerdì. Quando non lavora, probabilmente sta cucinando una torta di frutta. La ciliegia e ‘la sua specialita’, ma anche lei tira fuori uno streusel di rabarbaro.
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