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Lezione 21-Congiuntivo

Finora tutti i verbi che abbiamo incontrato sono stati in quello che viene chiamato l’umore indicativo. Comunque tre stati d’animo di un verbo esistono in latino.

L’umore indicativo esprime fatti.
L’umore imperativo esprime comandi.
Il congiuntivo esprime un elemento di incertezza, spesso un desiderio, desiderio, dubbio o speranza.

Per esempio:

io sono felice Indicativi
Essere felice Imperativo
vorrei essere felice Congiuntivo

Mentre le altre moderne lingue come lo spagnolo e l’italiano hanno mantenuto il congiuntivo, esiste in inglese moderno, solo raramente, soprattutto nel vecchio frasi e motti.

Per esempio:

Requiescat in pace – May (s)he rest in peace
Floreat Etona – Let Eton flourish

Il congiuntivo esiste in quattro tempi: il presente, imperfetto, perfetto e pluperfect. Si verifica sia nella voce attiva che passiva. Oltre a questo, le desinenze dei verbi congiuntivi possono alterare attraverso le coniugazioni. È molto importante quindi utilizzare le tabelle grammaticali frequentemente fino a quando non si diventa più familiarità con loro.

Suggerimento pratico

Due verbi comuni e irregolari nel congiuntivo sono ‘esse,’- essere e ‘posse’,- ‘essere in grado’ e vale la pena passare un po ‘ di tempo a guardare le forme che queste assumono nella tabella grammaticale.

Tempi attivi

Nell’umore congiuntivo, tutti i tempi attivi condividono le seguenti terminazioni:

Latin English
-m I
-s you (singular)
-t he/she/it
-mus we
-tis you (plural)
-nt they

Present tense

First conjugation

Remove ‘-are’ from the present infinitive, add ‘-e’ and then the relevant ending above.

For example:

voco, vocare, vocavi, vocatum (1) per chiamare

+ e + fine pertinente
voc + e + m = vocem – I può chiamare

Seconda coniugazione

Rimuovere ‘-re’ dal presente infinito del verbo per ottenere lo stelo, aggiungere ‘-a’ e quindi le finali pertinenti sopra.

Ad esempio:

habeo, habere, habui, habitum (2) per avere

stem + a + fine pertinente
habe + a + m = habeam – I può avere

Terza coniugazione

Rimuovere ‘-ere’ dal presente infinito per ottenere lo stelo, aggiungere ‘-a’ e quindi le finali pertinenti sopra.

Per esempio:

solvo, solvere, solvi, solutum (3) per pagare

stem + a + fine pertinente
solv + a + m = solvam – I può pagare

Quarta coniugazione

Rimuovere ‘-re’ dal presente infinito per ottenere lo stelo, aggiungere ‘-a’ e quindi le finali pertinenti sopra.

Per esempio:

scio, sciire, scivi, scitum (4)

stem + a + fine rilevante
sci + a + m = sciam – I may know

Suggerimento utile

Nel tempo presente, il congiuntivo può essere individuato dalla ‘-e’ nelle prime coniugazioni e dalla ‘-a’ nella seconda, terza e quarta.

Tempo imperfetto

Tutte le coniugazioni

Aggiungono le desinenze rilevanti sopra alla presente forma infinita del verbo.

Per esempio:

voco, vocare, vocavi, vocatum (1) per call

presente infinito + rilevanti finale
vocare + m = vocarem – potrei chiamare

Perfetto

Tutte le coniugazioni

Rimuovere l’opzione ‘-i’ il perfetto indicativo del verbo per ottenere le staminali ‘-eri’ e quindi il relativo finali di cui sopra.

Per esempio:

voco, vocare, vocavi, vocatum (1) per chiamare

stem + eri + fine rilevante
vocav + eri+ m = vocaverim – I può aver chiamato

Tempo di pluperfetto

Tutte le coniugazioni

Aggiungi ‘-sse’ alla radice perfetta del verbo (questo ti dà la forma infinita perfetta) e quindi le finali pertinenti sopra.

Per esempio:

voco, vocare, vocavi, vocatum (1)

stelo perfetto + sse + fine rilevante
vocavi + sse + m = vocavissem-Avrei potuto chiamare

Tempi passivi

Nell’umore congiuntivo, i tempi passivi presenti e imperfetti condividono le seguenti terminazioni:

latino inglese
-r I
-ris si (singolare)
-tur lui/lei/esso
-mur si
mini voi (plurale)
-ntur si

Presente

Prima coniugazione

Rimuovere ‘sono’ dal presente infinito per ottenere il gambo, aggiungere ‘-e’ e quindi il relativo finale di cui sopra.

Per esempio:

voco, vocare, vocavi, vocatum (1) per chiamare

stem + e + fine rilevante
voc + e + r = vocer – I può essere chiamato

Seconda coniugazione

Rimuovere ‘-re’ dal presente infinito del verbo per ottenere lo stelo, aggiungere ‘-a’ allo stelo e quindi le relative terminazioni sopra.

Per esempio:

habeo, habere, habui, habitum (2) per avere

stem + a + fine pertinente
habe + a + r = habear – I può essere avuto

Terza coniugazione

Rimuovere ‘-ere’ dal presente infinito per ottenere lo stelo, aggiungere ‘-a’ e quindi le finali pertinenti sopra.

Ad esempio:

solvo, solvere, solvi, solutum (3) per pagare

stem + a + fine pertinente
solv + a + r = solvar – I può essere pagato/consegnato come denaro

Quarta coniugazione

Rimuovere ‘-re’ dal presente infinito per ottenere lo stelo, aggiungere ‘-a’ e quindi le finali pertinenti sopra.

Per esempio:

scio, scire, scivi, scitum (4)

stem + a + fine pertinente
sci + a + r = sciar – I può essere conosciuto

Tempo imperfetto

Tutte le coniugazioni

Aggiungono le desinenze rilevanti sopra alla presente forma infinita del verbo.

Per esempio:

voco, vocare, vocavi, vocatum (1) per chiamare

presente infinito + rilevanti finale
vocare + r = vocarer – potrei essere chiamato

Perfetto

il congiuntivo, il perfetto e pluperfect tempi si formano aggiungendo il relativo modulo di ‘esse’, – ‘essere’ – il participio passato del verbo.

Ricorda

Il participio passato agisce come un aggettivo e quindi concorda con il soggetto.

latino inglese
sim forse sono stato
sis potrebbe essere stato
sit lui/lei/esso potrebbe essere stato
simus ci potrebbe essere stato
sitis potrebbe essere stato
sint essi possono essere stati

Per esempio:

voco, vocare, vocavi, vocatum (1) per chiamare

participio passato + parte rilevante di ‘esse’
vocatus, -a, -um + sim = vocatus sim – io sono stati chiamati

Pluperfect teso

latino inglese
essem avrei potuto
esses potrebbe essere stato
esset lui/lei/esso potrebbe essere stato
essemus potremmo
essetis potrebbe essere stato
essent potrebbero essere stati

Suggerimento utile

Potresti anche imbatterti nell’alternativa ‘fuissem’ per ‘essem’.

Per esempio:

voco, vocare, vocavi, vocatum (1) per chiamare

participio passato + parte rilevante di ‘esse’
vocatus, -a, -um + essem = vocatus essem – mi potrebbe sono stati chiamati

Passivo tempi

Quando si verificherà il congiuntivo

  1. Desideri, auguri, proclami: L’uso più comune del congiuntivo è quello di esprimere la speranza di qualcuno per un’azione che si verifichi, in particolare se c’è un elemento di incertezza collegato a quell’azione.Troverai questo uso in tutta la documentazione che guardi, in particolare nelle carte e negli atti, dove spesso si verifica all’inizio del testo.Per esempio:Pateat universis…
    fai sapere a tutti…Sciant presentes et futuro…
    Conoscere il presente e il futuro…Scias…
    si Sa…
    (sappiate che…)
  2. ‘Ut’ e ‘ne’: vi capiterà spesso di ‘ut’ e ‘ne’ l’introduzione di un congiuntivo clausola.
    1. Un’occasione in cui vedrai questo accadere è quando un congiuntivo viene usato per esprimere un comando o un ordine piuttosto che un imperativo. Questo è chiamato congiuntivo jussivo (dal verbo jubeo, jubere, jussi, jussum (2) – per ordinare). In questo caso, noterai che ‘ ut ‘introduce un comando positivo e’ ne ‘ ne introduce uno negativo.

    Per esempio:

    Preceptum est ut Adam commune habeat
    È ordinato che Adamo abbia terra comune

    Preceptum est ne Adam commune habeat
    È ordinato che Adamo non abbia terra comune

    Un ordine o comando negativo può anche essere espresso usando ‘quod’ e ‘nullus, -a, -um’ con il congiuntivo.

    Per esempio:

    Preceptum est quod Adam habeat nullum commune
    È ordinato che Adam non abbia terra comune

    1. Una seconda occasione in cui vedrai che questo accade è quando ‘ut’ e ‘ne’ sono usati per introdurre lo scopo. Proprio come prima, ‘ut ‘è usato per indicare uno scopo positivo e’ ne’ uno scopo negativo.

    In questo caso, ‘ut’ è tradotto come ‘in modo che’ o ‘in modo che’.

    Per esempio:

    Et ut audiret communicacionem communic
    E in modo che possa sentire la comunicazione Ne

    ‘Ne’ è tradotto ‘in modo che not not’, ‘in modo che not not’, ‘per timore, ‘per evitare’, ‘per prevenire’.

    Et ne audiret communicacionem…
    E in modo che si potrebbe non sentire la comunicazione…
    E in modo che egli potrebbe non sente la comunicazione…
    E, per timore che egli potesse ascoltare la comunicazione…

  3. Condizioni: Si verificherà questo uso del congiuntivo spesso in testamenti e atti, per esprimere ciò che dovrebbe accadere in caso di morte.Uno degli esempi più comuni è: Si contingatSe dovesse accadere cont contingo, contingere, contigi, contactum (3) per accadere, abbattersi, venire a passare
  4. Dopo ‘cum’: Il congiuntivo appare spesso nelle clausole in cui ” cum “significa ” sebbene”, “poiché” o “considerando”.Ad esempio, nei rotoli di tribunale tale clausola appare spesso nelle voci in cui è incluso un riferimento a un evento presso il tribunale precedente.Per esempio:Cum Simo ad ultimam curiam apparuerit, ad istam curiam venitMentre Simon è apparso presso l’ultima corte, egli è venuto a questa corte Simo, Simonis (m.) Simon
    appareo, apparere, apparui, apparitum (2) per apparire
  5. Domande nascostepossibilmente lo incontrerai nei documenti relativi alle indagini, con una forma di
    ‘Un’inchiesta deve essere tenuta’ + parola domanda (quando/dove/se/se/perché/come ecc.).Ad esempio: Lucia rogat pro inquisitione habenda si sit uxor NicholaiLucy chiede che si tenga un’inchiesta se è la moglie di Nicholas

Lista di controllo

Sei sicuro con

  • del significato dei tempi congiuntivi attivi?
  • la forma dei tempi congiuntivi attivi?
  • il significato dei tempi congiuntivi passivi?
  • la forma dei tempi congiuntivi passivi?
  • quando incontrerai il congiuntivo?
  • come tradurre il congiuntivo?

Che cosa dopo?

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