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I segreti della “Creazione di Adamo”di Michelangelo

Una teoria affascinante di Frank Lynn Meshberger

Indubbiamente, uno dei suoi capolavori più iconici, la “Creazione di Adamo” di Michelangelo è stata a lungo un argomento di dibattito e fascino a livello mondiale tra studiosi, filosofi e artisti.

Come scultore iconico, Michelangelo era inizialmente titubante per iniziare il suo lavoro di pittura sul soffitto della Cappella Sistina quando commissionato da papa Giulio II nel 1508. Il più discusso degli affreschi mozzafiato che realizzò fino al 1512 per il soffitto della cappella è, senza dubbio, la Creazione di Adamo che, come si evince dal titolo, raffigura il momento in cui Dio diede vita ad Adamo dal Libro della Genesi.

Nel 1990, Frank Lynn Meshberger, M. D propose che il dipinto potesse nascondere una rappresentazione anatomica del cervello umano (clicca qui per leggere l’articolo ufficiale) e che il Dio raffigurato si sovrapponesse al lato emotivo del cervello, il sistema limbico. Michelangelo Buonarotti era noto per credere nel potere creativo della sua mente, attribuendo il suo successo a questo potere e sviluppandolo continuamente nel corso della sua vita. Egli ha notoriamente dichiarato che la guida divina è venuto attraverso l’intelletto, come è stato il dono di Dio.

La sua pittura mostra che la scintilla della vita viene trasferita da Dio ad Adamo, come teorizza Meshberger, egli è dotato del potere creativo che Michelangelo ha dedicato la sua vita al nutrimento. Il braccio destro di Dio raggiunge Adamo attraverso la corteccia prefrontale, l’area del cervello che si occupa della creatività.

Analizzando le diverse sezioni dell’affresco, insieme alle loro corrispondenze neuroanatomiche nel cervello, Meshberger è stato in grado di decodificare il dipinto dalla sua prospettiva proposta. Ha dimostrato che l’immagine dietro Dio è compatibile con il cervello umano.

Così, ha concluso che il messaggio nascosto all’interno della pittura del genio di Michelangelo è che Dio sta conferendo ad Adamo il dono dell’intelletto e che è usando questo grande dono che l’uomo può raggiungere il suo più alto potenziale e portare tutte le cose che la sua mente sviluppa nella creazione.

Che tu creda o meno a questa teoria, non c’è dubbio che questo dipinto mozzafiato è uno sguardo nella mente e nel cuore di Buonarotti e che fa parte della potente filosofia in cui si è impegnato. E così, come tutte le grandi opere d’arte, è un messaggio nascosto, un dono della mente subconscia dell’artista che lo ha creato.

La “Creazione di Adamo” di Michelangelo rispecchia il suo credo più profondo ed è una metafora del suo processo creativo. Quello a cui si impegnava per creare opere d’arte eterne come il David, la Pietà o il Giudizio Universale.

Visitare la Cappella Sistina è un’opportunità inestimabile per toccare la mente di uno dei più grandi artisti geniali del mondo!