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Guerra e Pace

Who: civillian vs military deaths

La serie Correlates of War mira a includere solo morti di personale militare, mentre le altre fonti catturano – almeno in una certa misura – anche morti civili. Come ci aspetteremmo allora, i correlati delle cifre di guerra sono generalmente inferiori agli altri.

How: direct vs indirect deaths

Oltre a quelle morti causate direttamente dalla violenza – ad esempio quelle da colpi di arma da fuoco o esplosioni – una percentuale significativa di vite perse in conflitto sono indirette, a causa di malattie, fame o esposizione. Ciò è particolarmente vero quando i conflitti portano a carestie o epidemie tra la popolazione civile. Ma storicamente, tali morti indirette erano anche una delle principali cause di decessi militari.6

I dati UCD e IHME includono solo morti dirette. La serie Correlati di guerra comprende il personale militare che è morto per malattie ‘contratte nel teatro di guerra’. La serie del Catalogo dei conflitti (in corso solo per il 2000) cerca di includere morti indirette sia della popolazione militare che di quella civile. Peter Brecke, l’autore del set di dati, tuttavia riconosce che il grado in cui questo è effettivamente raggiunto varia considerevolmente tra i conflitti.7

Mentre le morti indirette rappresentano una parte sostanziale dei costi sociali del conflitto, esiste una difficoltà concettuale nel tracciare un confine coerente tra le morti indirette attribuibili al conflitto e quelle dovute ad altri fattori. Ad esempio, mentre le carestie sono spesso innescate da conflitti, molti fattori contribuiscono alla loro insorgenza e gravità, come il livello di servizi igienico-sanitari o le infrastrutture di trasporto presenti.

Brecke non tenta di fornire una definizione chiara, e questo limite concettuale è stato in gran parte dettato dalle fonti primarie disponibili che ha usato in ogni stima. Tuttavia, come ci si aspetterebbe, i tassi di mortalità riportati nel Catalogo dei conflitti risultano i più alti.

Cosa: coinvolgimento dello stato e violenza unilaterale

Tra le varie fonti ci sono tre grandi tipi di eventi violenti distinti: conflitto basato sullo stato, conflitto non statale e violenza unilaterale. Il tipo di evento dipende dal tipo di attori coinvolti. Il conflitto basato sullo Stato è quello che coinvolge almeno un attore statale e include conflitti tra stati (conflitti” inter-statali”) e quelli tra uno stato e un attore non statale (conflitti” extra-statali”), come guerre civili o guerre coloniali.

Gli attori non statali sono quelli che dimostrano un grado di organizzazione militare coordinata, ma la cui identità è al di sotto dello Stato. I conflitti non statali sono quelli tra due o più attori non statali, senza alcun coinvolgimento dello stato.

“Violenza unilaterale” d’altra parte è dove un attore organizzato (uno stato o un gruppo non statale) attacca persone che non hanno alcuna capacità militare organizzata di difendersi, come nel caso del genocidio o del “politicide”.

L’UCDP basato sullo stato e i Correlati delle serie di guerra non includono tali eventi. È per questo motivo che non mostrano il salto nel 1994 che segna il genocidio ruandese.