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# FlashbackFriday Today Today nel 1973, l’APA ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali

Quarantaquattro anni fa oggi, l’American Psychiatric Association (APA)-la più grande organizzazione psichiatrica del mondo-ha fatto la storia emettendo una risoluzione affermando che l’omosessualità non era una malattia mentale o una malattia. Questa dichiarazione ha contribuito a spostare l’opinione pubblica, segnando una pietra miliare per l’uguaglianza LGBTQ.

La risoluzione affermava: “Non insisteremo più su un’etichetta di malattia per gli individui che insistono sul fatto che stanno bene e non dimostrano alcuna compromissione generalizzata dell’efficacia sociale.”La dichiarazione ha continuato a dire che l’APA sostiene” la legislazione sui diritti civili a livello locale, statale e federale che assicurerebbe ai cittadini omosessuali le stesse protezioni ora garantite agli altri.”

Ora, più di 40 anni dopo, i sostenitori LGBTQ stanno ancora combattendo per raggiungere quella realtà. Nonostante significativi passi in avanti, 31 stati mancano ancora chiare, protezioni di non discriminazione pienamente inclusiva per le persone LGBTQ, il che significa che le persone LGBTQ sono a rischio di essere licenziati, alloggi negati, e servizi negati per quello che sono o che amano.

Ecco perché HRC sta combattendo per approvare l’Equality Act, che fornirebbe protezioni federali coerenti ed esplicite di non discriminazione per le persone LGBTQ in aree chiave della vita, tra cui occupazione, alloggio, credito, istruzione, spazi pubblici e servizi, programmi finanziati dal governo federale e servizio di giuria.

Negli ultimi anni, l’APA ha continuato a sostenere le persone LGBTQ, anche opponendosi con forza alla pericolosa pratica della cosiddetta “terapia di conversione” e opponendosi al divieto dell’amministrazione Trump-Pence di persone transgender qualificate che prestano servizio militare.