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Estrogeni e metabolismo osseo

L’estrogeno svolge un ruolo importante nella crescita e nella maturazione dell’osso, nonché nella regolazione del turnover osseo nell’osso adulto. Durante la crescita ossea l’estrogeno è necessario per una corretta chiusura delle piastre di crescita epifisaria sia nelle femmine che nei maschi. Anche nei giovani scheletro carenza di estrogeni porta ad un aumento della formazione di osteoclasti e un maggiore riassorbimento osseo. In menopausa carenza di estrogeni induce spongioso così come la perdita ossea corticale. Il riassorbimento osseo altamente aumentato nell’osso spongioso porta alla perdita ossea generale e alla distruzione dell’architettura locale a causa del riassorbimento penetrativo e delle microfratture. In osso corticale la prima risposta di ritiro dell’estrogeno è riassorbimento endocorticale migliorato. Successivamente, aumenta anche la porosità intracorticale. Questi portano a una diminuzione della massa ossea, architettura disturbata e ridotta resistenza ossea. A livello cellulare nell’osso l’estrogeno inibisce la differenziazione degli osteoclasti diminuendo così il loro numero e riducendo la quantità di unità di rimodellamento attive. Questo effetto è probabilmente mediato attraverso alcune citochine, IL-1 e IL-6 sono i candidati più forti. L’estrogeno regola l’espressione di IL-6 in cellule del midollo osseo da un meccanismo finora sconosciuto. È ancora incerto se gli effetti dell’estrogeno sugli osteoblasti siano diretti o siano dovuti al fenomeno di accoppiamento tra formazione ossea e riassorbimento.