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Edmond Charles Genet

Edmond Genet era il rampollo della nobiltà francese prerivoluzionaria. Dopo un’educazione e un’educazione aristocratica, nel 1781 Genet seguì suo padre nel Ministero degli Esteri francese. Ebbe la fortuna di essere inviato in Russia quando iniziò la Rivoluzione francese e fu in grado di mantenere la sua posizione fino al 1792. Dopo una breve pausa emerse come cittadino Genet per accettare una nomina girondista come ministro plenipotenziario francese negli Stati Uniti. Gli fu specificamente detto di usare la sua personalità convincente e la sua abilità diplomatica per convincere l’America a schierarsi con la Repubblica francese nelle guerre rivoluzionarie francesi.

L’arrivo di Genet in America nel 1793 precipitò una crisi nelle relazioni franco-americane. Il segretario di Stato filofrancese Thomas Jefferson, già in contrasto con l’amministrazione federalista neutrale, insistette con successo affinché a Genet venisse riconosciuto il pieno riconoscimento diplomatico. Genet, nel frattempo, operando sul presupposto che il governo americano e il suo popolo avrebbero guardato dall’altra parte mentre noleggiava navi americane come corsari per depredare le navi britanniche nelle Indie Occidentali, si proponeva di ottenere il sostegno popolare.

La gelida reazione dell’amministrazione federalista al perseguimento di Genet fu il contrario dell’adulazione accordatagli dai cittadini americani in generale. Il suo viaggio da Charleston a New York in cerca di fondi e supporto navale privato è stato un tour trionfale. Le sue attività poco diplomatiche a Filadelfia, però, accoppiato con la sua crescente popolarità, spostato l ” amministrazione di azione.

I federalisti avevano notato che, lungo l’intero percorso di Genet nel suo tour attraverso gli Stati, l’inviato dinamico aveva organizzato e lasciato dietro di sé organizzazioni politiche funzionanti note come “società democratiche.”La creazione di queste società ha giustamente allarmato i federalisti, perché alla fine sono diventati componenti chiave dell’opposizione, contro i federalisti, nell’organizzazione del partito Jeffersonian-repubblicano in espansione. Questa attività di Genet, insieme all’imbarazzo diplomatico imposto al presidente George Washington dalle sue ripetute violazioni della Proclamazione di Neutralità del 1793, portò alla revoca delle sue credenziali diplomatiche nel dicembre 1793. Anche Jefferson era venuto a vedere Genet con crescente diffidenza.

Invece di tornare in Francia, Genet sposò la figlia del governatore di New York George Clinton e si stabilì a Long Island. Egli è ricordato come una figura centrale nella creazione di una linea ferma di demarcazione tra federalisti e Jeffersonian-repubblicani durante il 1790.