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Cocciniglia

Cocciniglia, colorante rosso costituito dai corpi essiccati e polverizzati di alcuni cocciniglie femminili, Dactylopius coccus, della famiglia Coccidae, insetti che mangiano cactus nativi dell’America tropicale e subtropicale. La cocciniglia viene utilizzata per produrre tinte scarlatte, cremisi, arancioni e altre e per preparare pigmenti come il lago e il carminio (qq.v.). Il colorante è stato introdotto in Europa dal Messico, dove era stato usato molto prima dell’arrivo degli spagnoli.

Insetto cocciniglia
insetto cocciniglia

Insetti cocciniglie (Dactylopius coccus; visto qui in grappoli di bianco) su cactus Opuntia.

Zyance

La cocciniglia è stata sostituita quasi interamente da coloranti sintetici, ma continua ad essere utilizzata principalmente come colorante nei cosmetici e nelle bevande. Il suo potere colorante è attribuito alla coccinalina, o acido carminico, ottenuto facendo bollire la cocciniglia in acqua. La cocciniglia contiene anche gliceril miristato (un grasso) e coccerina (cera cocciniglia).

Gli insetti vengono accuratamente spazzolati dai cactus in sacchetti e vengono poi uccisi per immersione in acqua calda o per esposizione alla luce solare, al vapore o al calore di un forno; gran parte della varietà nell’aspetto della cocciniglia commerciale è causata dalle diverse modalità di trattamento. Ci vogliono 70.000 insetti per fare un chilo di cocciniglia. Vedi anche kermes.