Aristofane Biografia
Caduta e morte
Tutte le commedie Aristofane’ tenuto il passo con il clima politico di Atene. In tempo di pace ha scritto una celebrazione emotivamente carica e rude delle cose preferite da fare durante il tempo di pace. In tempi di trame ateniesi e conflitti prebellici, scrisse le sue cospirazioni, come Lisistrata, una rappresentazione delle donne della Grecia che si uniscono per fermare la guerra rifiutandosi di dormire con i loro mariti. Con una tale trama il gioco era inevitabilmente maleducato, ma Lysistrata stessa è uno dei suoi personaggi più attraenti, e la sua simpatia per la difficoltà delle donne in tempo di guerra rende il gioco un commento commovente sulla follia della guerra.
La guerra del Peloponneso (431-404 a.E. V.) tra Atene e gli Spartani iniziò nel 431 a. E. V. I capi di Atene decisero di muovere guerra solo dal mare. Nel frattempo gli spartani bruciarono i raccolti di Atene. Poi la peste (epidemia di malattia) ha colpito Atene in
430 a. E. V. , uccidendo molti. Mentre Atene affrontava il suo peggior nemico-la fame-la commedia di Aristofane continuava ad essere nitida e tagliente. Le rane hanno ricevuto la prima volta l’onore della richiesta di una seconda esibizione.
La lunga guerra finì finalmente, quando gli ateniesi furono costretti alla resa nella primavera del 404 a.E. V. Questa triste sconfitta ruppe qualcosa nello spirito degli Ateniesi, e sebbene presto riacquistarono una notevole importanza sia in politica che in materia intellettuale, non furono mai più gli stessi. Nella sfera della commedia la maleducazione senza esclusione di colpi della Vecchia Commedia scomparve e fu sostituita da una Nuova Commedia più cauta, raffinata e meno vivace.
Il clima politico era a disagio con gli Spartani che dominavano su Atene. Aristofane doveva tenere la lingua nelle sue opere teatrali, non prendendo più in giro i leader e la politica. Morì nove anni dopo Lysistrata, che esiste ancora, e tre anni dopo la sua commedia Plutus. Le date di morte vanno dal 385 al 380 a.E. V. ma è certo che Aristofane morì nella sua amata città, Atene.
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